Dipinti e Sculture Europee dei secoli XVII e XIX. Catalogo IX

12/9/2010
Dipinti e Sculture Europee dei secoli XVII e XIX. Catalogo IX a cura di Antonello Governale
Altamura Editrice, Palermo 2010
Catalogo IX dell’ esposizione di Dipinti e Sculture dei secoli XVII e XIX tenutasi presso “Associazione Culturale Antonello Governale”, Via Libertà 102/a Palermo 10 – 30 dicembre 2010
Opere in esposizione di :
Filippo Vitale : La Negazione di S. Pietro ; Geronimo Gerardi : Il Miracolo di S. Isidora Agricola ;  Nicolas Regnier : La Maddalena penitente ;  Domenico Gagini : Madonna con bambino ; Michele Catti : Andata a messa e Figura di contadina ; Aurelio Catti : Veduta di Porta Nuova a Palermo ; Mario Mirabella : Veduta del Convento di S. Domenico a Taormina e Veduta di monte S. Giuliano ad Erice ;  Antonino Leto : Marina siciliana ; Luigi Di Giovanni : Norina Whitaker ;  Francesco Lojacono : Strada con ulivi saraceni e La Raccolta delle olive ;  Nicolò Giannone : Il Senato palermitano esce dalla cattedrale.

PREMESSA

Presentiamo una rassegna di opere di elevata qualità artistica strettamente legate alla cultura siciliana gravitanti tra i secoli XVII e XX, quasi tutte inedite e degne di particolare attenzione, tra l’altro, testimonianze significative della costante fioritura nel tempo della cultura e dell’arte isolana .

Esse sono il frutto di una ricerca incessante nel mercato e nelle private raccolte, tesa ad individuare opere misconosciute che vengono restaurate ed attentamente esaminate al lume dei più recenti procedimenti tecnologici di analisi che la scienza del restauro offra, ed anche studiate in relazione al costante aggiornamento degli studi della storia dell’arte.

Alcune recano nuove proposte attributive talvolta modificando precedenti posizioni e, dopo la dovuta verifica degli studiosi del settore, potranno contribuire ad accrescere la conoscenza di determinate figure di artisti in quell’intenso e reciproco scambio di dare ed avere che il mercato dell’arte attua con la scienza storica.

E’ dal mercato infatti che proviene quell’input che spinge gli operatori ad una costante e febbrile ricerca di opere inedite di artisti validi, misconosciuti o già affermati, e quali che siano le loro motivazioni preminenti, certamente fra esse primaria quella del guadagno economico, queste scelte porteranno sempre verso una diffusione maggiore della cultura e consentiranno la formazione di una maggiore ed agguerrita categoria di collezionisti, costantemente aggiornati sui nuovi studi e sulle valutazioni economiche che il mercato possa quotare.

Tale è il motivo per il quale si organizzano esposizioni di opere d’arte come l’attuale che offre la possibilità di visionare opere che compendiano lunghi periodi di studio e ricerca in tal senso.

Si presentano quindi, alcuni interessanti dipinti del secolo XVII fra i quali la tela del Miracolo di Sant’Isidoro Agricola protettore dei contadini, che viene qui riferita al pittore Geronimo Gerardi, fiammingo proveniente da Anversa e naturalizzato in Sicilia, certamente influenzato dalla presenza nell’isola del noto maestro Anthon van Dyck giunto per dipingere il ritratto del Vicerè Emanuele Filiberto di Savoia.

Il Gerardi è ancor oggi artista non sufficientemente noto agli studi in relazione al ruolo determinante che rivestì nella cultura dell’isola del secolo XVII, operante alla pari di Pietro Novelli su commissione di alcuni dei più importanti ordini religiosi. Per la sua figura di artista in questi ultimi anni sono state compiute notevoli acquisizioni documentarie che hanno permesso di delineare ulteriormente la vastità e ricercatezza dell’opera, e con la inedita attribuzione di questa interessante tela viene anche a convalidarsi la sua spiccata maestria ritrattistica.

Ancora due tele del secolo XVII di elevato livello artistico sono presenti: una Negazione di San Pietro che al lume della conoscenza di recenti nuovi studi può riferirsi a Filippo Vitale,uno dei primi pittori naturalisti napoletani, per la forte connotazione caravaggista che reca, ed una Maddalena in estasi, opera la cui attribuzione a Nicolas Regnier, uno dei più interessanti protocaravaggisti francesi operanti a Roma nel primo ventennio del secolo, appare oggi possibile anche al lume degli ultimi studi pubblicati da Annick Lemoine .

Unica scultura in mostra assolutamente rara è inoltre la commovente Madonna e Bambino riferita a Domenico Gagini, artista originario di Bissone e trapiantato in Sicilia, capostipite di una generazione di noti scultori artefici di alcune delle più importanti opere marmoree rinascimentali dell’isola.

Resta infine il gruppo dei pittori siciliani operanti tra il secolo XIX ed il XX ; troviamo due opere di Michele Catti : Figura di contadina, piccola e deliziosa tavoletta che coglie una serena veduta campestre con la presenza di una portatrice di ceste ed Andata a messa descrivente una delle giornate piovose e ventose palermitane con un’esigua schiere di fedeli nell’atto di entrare in una chiesa cittadina che appaiono quali minuscole sagome ripiegate su se stesse ed avvolte nei loro pastrani o scialli. Del figlio Aurelio, degno seguace del padre, si ritrova inoltre una interessante veduta cittadina con la visione di Porta nuova a Palermo.

Due tele di Mario Mirabella, indicative del suo percorso artistico, qui presentate sono Veduta del convento di S. Domenico a Taormina con l’Etna, eseguita dal pittore tra il 1898 e il 1908 circa, durante il suo soggiorno nella cittadina contemporaneo a quello del Lojacono, e Veduta di Monte S. Giuliano ad Erice che offre un inedito ed interessante scorcio del paese di Erice, osservato dalle pendici di Monte S. Giuliano.

Francesco Lojacono è doverosamente presente in mostra con due deliziose tele profondamente rappresentative dell’intenso lirismo interiore dell’artista: la prima, Raccolta delle olive, che l’artista dipinse in varie e sempre interessanti versioni costantemente apprezzate dal pubblico e l’altra, Strada con ulivi saraceni, classica e serena veduta della campagna agrigentina popolata dagli straordinari ulivi dai tronchi contorti e dai rami protesi verso l’alto a guisa di braccia al cielo.

Infine una menzione a parte merita la grande ed interessante tela con Il Senato palermitano esce dalla cattedrale dipinta da Nicolò Giannone attorno al 1894, quale replica della versione che era stata esposta alla Mostra Regionale di Belle Arti di Palermo di quell’anno; l’opera aveva ricevuto vasti consensi tanto che l’artista dovette ridipingere la presente versione apportandovi lievi modifiche che la arricchirono ulteriormente.